Celebrare il tempo che è il cuore dell’esistenza
La civiltà tecnica è la conquista dello spazio da parte dell’uomo. È un trionfo al quale spesso si perviene sacrificando un elemento essenziale dell’esistenza, cioè il tempo.
Nella civiltà tecnica, noi consumiamo il tempo per guadagnare lo spazio. Accrescere il nostro potere sullo spazio è il nostro principale obiettivo.
Tuttavia, avere di più non significa essere di più: il potere che noi conseguiamo sullo spazio termina bruscamente sulla linea di confine del tempo: e il tempo è il cuore dell’esistenza.
Il pericolo comincia quando, acquistando potere sullo spazio, rinunciamo a tutte le aspirazioni nell’ambito del tempo. Esiste un regno del tempo in cui la meta non è l’avere ma l’essere, non l’essere in credito, ma il dare, non il controllare ma il condividere, non il sottomettere ma l’essere in armonia.(…)
Vendendosi alla schiavitù delle cose, l’uomo diventa un utensile che si infrange alla fonte.
Il SABATO (il giorno di festa) è fatto per celebrare il tempo, non lo spazio.
Per sei giorni alla settimana noi viviamo sotto la tirannia delle cose dello spazio; il Sabato ci mette in sintonia con la santità del tempo; in questo giorno siamo chiamati (…) a volgerci dai risultati della creazione al mistero della creazione.
Abraham Joshua Heschel, il Sabato, 1951