La contemplazione è una grande connessione tra l'umano e il divino, tra noi e l'immensità, tra le Creature e il suo Creatore, tra l'umanità e l'Essere assoluto, tra il credente e Dio Padre e Madre. Siamo immersi in una realtà che condiziona alla quantità e poco alla qualità. La contemplazione è rivoluzionaria perché punta alla qualità della vita: più profondità e meno superficialità, più verità e meno falsità, più sostanza e meno la confezione, più vita e meno sopravvivenza. Contemplare è ossigenare la nostra vita di bellezza.

Per approfondire questa dimensione contemplativa, vi invito a leggere l’articolo di padre Ermes Ronchi come commento al Vangelo della domenica 16 ottobre “Nel pregare non conta la quantità, ma la verità”, che è davvero illuminante.
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