Buone pratiche quotidiane per la custodia dell’acqua
Nel mio libro Cambiamenti a Km 0, edizione Paoline 2020, c’è un capitolo intitolato “Custodiamo l’acqua!!, pagine 61-69, dove ho inserite anche un elenco di piccole scelte quotidiane.
Il libro contiene tanti altri suggerimenti per avere nuovo stile di relazione nei confronti dell’acqua che è la madre della vita.
Piccole scelte quotidiane
Tante piccole azioni giornaliere permettono di limitare lo spreco di acqua. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, generano anche risparmi in bolletta.
Eccone alcune:
- non tenere aperto il rubinetto quando ci si lava i denti;
- fare la doccia piuttosto che il bagno in vasca;
- usare il pulsante piccolo dello sciacquone per ridurre lo spreco di acqua potabile;
- utilizzare i miscelatori d’aria nei rubinetti e nelle docce;
- controllare le perdite dei rubinetti;
- usare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico;
- lavare l’auto con il secchio;
- innaffiare il giardino con l’irrigazione a goccia.
Ci sono scelte possibili anche a livello alimentare:
- una bella spremuta di arancia al posto del succo industriale, oltre a essere una bevanda genuina, senza conservanti, riduce di molto l’uso dell’acqua. Per produrre un bicchiere di succo industriale servono circa 1000 litri d’acqua, mentre ne servono circa 150 per le tre arance di una sana spremuta;
- mangiare più frutta, verdura, cereali, legumi e meno carne. Oltre ai vantaggi per la salute, una dieta meno carnivora riduce di molto il consumo d’acqua: per un chilo di carne di manzo ce ne vogliono 15.500 litri, mentre per la stessa quantità di legumi appena 4055, che per i cereali si riducono a 1645, per la frutta a 970 e per la verdura ad appena 325;
- bere meno caffè e più tè, perché una tazza di caffè richiede 150 litri di acqua, dalla pianta al caffè macinato, mentre una tazza di tè circa 35.
Si possono fare scelte sull’acqua che beviamo:
- privilegiare l’acqua del rubinetto, imbroccandola per far evaporare il cloro;
- ridurre l’uso dell’acqua minerale per non diventare complici della produzione di tonnellate di bottiglie di plastica, che consumano acqua per essere prodotte e diventano poi tonnellate di rifiuti;
- se si compra acqua minerale, preferire quella in bottiglia di vetro a rendere, scegliendola a km 0 per non inquinare l’ambiente con i mezzi che la trasportano.
Infine, per ridurre l’inquinamento delle acque, i prodotti per l’igiene personale e della casa dovrebbero:
- essere usati in quantità giusta, quella necessaria a pulire bene. Ogni eccesso non pulisce meglio, semplicemente inquina di più;
- essere certificati a basso impatto ambientale, come i prodotti con certificazione Ecolabel;
- essere naturali, come l’acido citrico (limone) o l’aceto per pulire ambienti o vestiti (oppure fare l’autoproduzione di detersivi naturali).
La vita quotidiana offre tante possibilità per salvaguardare l’acqua: quella che scorre nei nostri rubinetti, quella che beviamo e quella che utilizziamo per cucinare e per i vari servizi.
Recoaro Terme (VI), 21 luglio 2022
Adriano Sella
Io ho messo nell’orto tanti bidoni aperti, riciclati, e bagnere usate che si riempiono quando piove e poi le uso per innaffiare l’orto.